Intervento del sindaco durante la seduta del Consiglio comunale del 16/07/2019
In merito alla recente questione riguardante l’emissione da parte del nostro Istituto Comprensivo di un modulo di iscrizione sul quale era evidenziata la possibilità di manifestare l’appartenenza ad una popolazione Rom o nomade, desidero esprimere la nostra estraneità come Amministrazione comunale ad ogni indicazione rivolta a discriminare l’alunno in base alla razza, né c’era questa intenzione da parte della Dirigenza.
L’equivoco nasce dal fatto che questo modulo, viene “resuscitato” ogni qualvolta ci sia la necessità di iscrivere un alunno fuori tempo massimo, successivamente alla compilazione dell’iscrizione on line, ed è stato usato qualche altra volta in questi anni. Bisogna precisare che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in collaborazione col Ministero dell’Istruzione ha promosso e svolto un Progetto Nazionale, all’interno di una cornice istituzionalmente condivisa, costituita dalla Strategia Nazionale d’inclusione dei rom, sinti e camminanti, dal piano nazionale per la tutela dei diritti e dello sviluppo dei soggetti in età evolutiva e dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo.
A questo scopo il progetto, che rientra anche nei PON a finanziamento europeo, è rivolto alle principali città metropolitane italiane, tra cui Venezia, è partito nel 2014 e si concluderà nel 2020.
La raccolta di dati sensibili che non riguardano soltanto l’appartenenza ad un popolo, ma anche molte altre particolarità che esaminano la qualità della vita del bambino, sono assolutamente riservate e rivolte proprio allo scopo contrario alla ghettizzazione.
E’ superfluo quindi confermare che, se è opportuno modificare la modalità di raccolta dei dati e questo è già stato fatto, la Dirigenza Scolastica e la nostra Amministrazione ribadiscono che le nostre scuole svolgono il loro ruolo educativo e formativo in modo assolutamente universale proprio interpretando lo spirito che le caratterizza da sempre per impegno, dedizione, studio e collaborazione con le famiglie e con il paese.