Emergenza Coronavirus Mille rondini per i medici in prima linea. I sindaci della Riviera chiamano a raccolta le famiglie a sostegno dell'Ospedale Covid di Dolo.
Mille rondini per l'ospedale Covid di Dolo e tutti gli operatori della sanità impegnati nell'emergenza. La Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta lancia una iniziativa simile a quella “degli arcobaleni” per chiamare tutte le famiglie del territorio ad abbracciare, idealmente, l'ospedale di Dolo, diventato punto di riferimento regionale per il trattamento dei pazienti affetti da Coronavirus. Ogni sindaco posterà sui propri social e canali istituzionali una foto con il disegno di una rondine e sotto gli stemmi di tutti i comuni che aderiranno all'iniziativa. A Pasqua i sindaci consegneranno, simbolicamente, ai sanitari in prima linea tutte le rondini disegnate nei loro comuni.
“Tante rondini sono segno della primavera, della rinascita e del ritorno di ogni essere vivente al suo luogo d’origine ed al suo ruolo – spiega il Sindaco di Fossò, Federica Boscaro, Presidente della Conferenza della Riviera del Brenta – e noi chiediamo ai cittadini di unirsi a noi in questo momento di grande impegno e difficoltà per chi lavora in ospedale e in genere per tutti gli operatori sanitari, dal medico di medicina generale al personale di servizio. La Domenica di Pasqua ci daremo appuntamento davanti all’Ospedale di Dolo per consegnare le rondini dei vari cartelloni in ringraziamento simbolico a tutti gli operatori della Sanità ed ai volontari della Protezione Civile che tanto si sono prodigati in questi giorni”.
Questo simbolo, spiega la Conferenza dei Sindaci, sarà pubblicato sui siti dei vari comuni e tutti i cittadini saranno invitati a realizzarne uno simile da esporre sui balconi delle proprie abitazioni. Hanno confermato la loro adesione anche i colleghi sindaci del miranese.
“Oltre a questo – aggiunge Federica Boscaro - I sindaci stanno anche lavorando su progetto di appoggiare una Onlus che si è proposta per una raccolta fondi pro Ospedale di Dolo.”
L’assemblea della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta convocata in teleconferenza ha discusso ampiamente sulla situazione dell’Ospedale di Dolo nominato dalla Regione Ospedale Covid-19.
“Tutti noi sindaci abbiamo convenuto sulla necessità di avere un Ospedale di riferimento Covid nel corso di questa pandemia che vede l’Italia ed il Veneto fra i territori maggiormente colpiti. Il nostro Centro Ospedaliero – ricorda Boscaro - già centro di eccellenza per le sue specialità chirurgiche, è stato scelto anche per le altissime professionalità in campo medico che lo contraddistinguono partendo dalla Pneumologia per continuare con la Medicina e la Geriatria. La posizione logistica della sede ospedaliera di Dolo ne fa un polo equidistante dai centri Hub rappresentati da Padova e Mestre. Tuttavia – spiega il sindaco di Fossò - anche sollecitati dalle istanze della popolazione, abbiamo sottoscritto consapevolmente la lettera inviata dal Presidente del Comitato di Distretto Andrea Martellato inviata al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, all’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, al Direttore dell’Area Sanità Domenico Mantoan ed al Direttore Generale Giuseppe Dal Ben, nella quale si chiedeva di attivare tutte le risorse possibili al fine di assicurare al personale medico e sanitario le migliori condizioni per far fronte all’emergenza e si chiedeva inoltre la conferma che, una volta superata la fase acuta, l’Ospedale di Dolo torni ad avere i servizi e le specialità presenti in precedenza. Le osservazioni raccolte durante la riunione ci hanno indirizzato a prendere alcune iniziative per manifestare la vicinanza dei sindaci e delle loro Amministrazioni a tutti gli operatori sanitari: Medici Ospedalieri e Medici di Medicina Generale, Infermieri, Assistenti alla persona, Personale addetto alla sanificazione degli ambienti, Autisti e quanti stanno operando nel territorio e all’interno dell’ospedale con grande spirito umanitario e deontologico per la salute dei nostri cittadini. Siamo inoltre consapevoli che moltissime di queste alte professionalità sono state indirizzate ad operare in settori molto specialistici e non privi di difficoltà ed appunto per questo i risultati che si stanno evidenziando, sono maggiormente lodevoli".